Coltivazione

La scelta della taglia commerciale così come la determinazione del costo di produzione non è di immediata interpretazione. Si deve prestare molta attenzione a non produrre piante troppo costose, soprattutto se si confrontano con le produzioni del nord Europa. Le produzioni italiane di Clematis si orientano verso l’esportazione, e quindi si producono vasi medio piccoli con un prezzo contenuto o verso il mercato nazionale con pezzature di maggiore dimensione. La coltivazione classica su una sola canna di bambù sta lasciando spazio a coltivazioni su spalliere e forme che permettono di proporre piante di maggiori dimensioni con prezzo di vendita all’ingrosso maggiore. La sfida delle Clematis è quella di conoscerle bene e di saperle associare. Si deve scegliere la varietà giusta in modo che sia vendibile nel periodo desiderato. La vendita tardo primaverile coinvolge mercati che già hanno produzioni di dimensioni ridotte come quelle olandesi e sempre più polacche.

Varietà inglesi

Nel panorama ricco e vario di specie presenti sul mercato la tradizione degli ibridi inglesi fa di certo da padrona. Dopo che Hugh Morgan, nel 1569, proponeva alla regina Elisabetta I i primi ibridi di Clematis viticella, si sono susseguiti numerosi ibridatori che hanno lavorato intensamente per portare fiori grandi e resistenti nei giardini inglesi e quindi europei. Uno di questi, il più famoso e blasonato è Raymond Evison che ha trascorso buona parte della sua vita nella ricerca, selezione e sviluppo delle migliori Clematidi del mondo. Negli ultimi sessant’anni Raymond ha sviluppato e introdotto più di 100 varietà e cultivar di Clematis, molte delle quali presentate nei suoi stand al Chelsea Flower Show, vincendo numerose medaglie d’oro.Nato nel 1944, Raymond Evison ha iniziato la sua carriera di orticoltore all’età di 15 anni nello Shropshire. Ha trasferito le attività di Clematis a Guernsey, nelle soleggiate Isole del Canale, vicino alle coste Francesi dove, nel 1985, ha creato “The Guernsey Clematis Nursery”.

Piante semplici e facili

Non si deve però dimenticare anche il grande contributo dato dai giapponesi e dagli innumerevoli appassionati selezionatori che da moltissime specie (C. montana, C. macropetala C. davidiana etc) che hanno generato ibridi in grande quantità. La caratteristica del profumo è stata pian piano persa nelle selezioni per tornare ad essere ricercata lavorando su Ibridi delle C. florida e patens. Soprattutto per le varietà a fiore semplice l’idea è sempre stata quella di tornare all’origine. Piante basse per natura, non rampicanti a fiore semplice e profumato.

Coltivazione professionale

Nel periodo vegetativo si deve mantenere il livello di azoto alto. Si preferisce concimare il terreno con concimi miscelati nel terriccio anziché fare affidamento a concimazioni con fertirrigazione. Infatti non si deve eccedere con l’acqua nelle fasi iniziali. Nella fase di mantenimento sarà sufficiente una concimazione con un concime bilanciato. Molti coltivatori preferiscono fertilizzare durante la coltivazione usando fertilizzanti idrosolubili in basse dosi. Per evitare pericolosi accumuli di salinità si consiglia di lasciare tenere sempre la salinità monitorata. Se il terriccio è ben concimato in fase di trapianto gli interventi di concimazione di copertura sono necessari solo pochi interventi.

Varietà rifiorenti

La maggior parte delle Clemari si vendono fiorite in primavera ma molte varietà sono rifiorenti e quindi le si possono vendere anche nel periodo autunnale. Per questo motivo è bene scegliere il tutore adeguato. Se non siamo sicuri di vendere tutta la produzione in primavera è meglio usare dei tutori più alti che possano ospitare le piante per diverso tempo in modo da evitare di rinvasare le piante o di dover cambiare il tutore. Se si usano spalliere o forme è bene lavorare le piante quando sono in vegetazione. Infatti quando i rami lignificano sono difficili da gestire e facili alla rottura. Per favorire la ramificazione laterale delle piante è consigliato cimare l’apice vegetativo quando si raggiungono i tre nodi fogliari. Una sola cimatura è necessaria. Se non appaiono cacciate laterali nei 10 giorni dopo la cimatura controllare la salinità. È possibile che la pianta sia bloccata per eccesso di sali nel vaso. Per rimediare irrigare abbondantemente e lasciare asciugare. Se necessario rinnovare la cimatura dopo qualche giorno.

Novità dall’Inghilterra

Siamo orgogliosi di presentare l’impressionante Clematis Guernsey Flute del rinomato ibridatore di clematidi Raymond J. Evison. Gli squisiti fiori bianchi puri a forma di stella, di 12-14 cm di diametro, con antere rosse, fiori che si formano da maggio a luglio, con una fioritura ripetuta fino a settembre.

La Clematis Guernsey Flute è davvero unica. Ha l’affascinante caratteristica di mantenere i boccioli aperti più a lungo rispetto alle altre clematidi da giardino, la forma ricorda quella di flute di champagne, da cui l’uso di “flute” nel nome. Quando i fiori maturano, si aprono completamente, mostrando petali spessi e appuntiti a formare fiori di dimensioni generose. Con la sua crescita compatta e un’altezza che va dai 90 ai 120 cm, questa Clematis è una fantastica aggiunta al vostro patio. È una varietà perfetta anche al centro o nella parte anteriore di una bordura fiorita, dove potrete godere appieno della sua duratura successione di fiori.

Come curare la Clematis Guernsey Flute:

Guernsey Flute cresce fino a 90-120 cm di altezza ad ogni stagione. Questa Clematis della gamma Raymond Evison rappresenta una Clematis di nuova generazione, fiorisce senza sforzo e premia i giardinieri con risultati magnifici utilizzando tecniche di potatura relativamente semplici. Quando ci si avvicina alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera, è sufficiente potare gli steli a 15 cm dal livello del suolo. Guernsey Flute è resistente fino a -15 ºC.